Intercettazione tra Berlusconi e Ancelotti

Intercettazione tra Berlusconi e Ancelotti

Intercettazione tra Berlusconi e Ancelotti. Berlusconi scende in campo
Intercettazione telefonica dopo i fatidici sei minuti della partita Milan-Liverpool.
Dalla tribuna Berlusconi chiama al cellulare Ancelotti che sta in panchina.
Berlusconi: “Senti… Ancelotti, sono Berlusconi. Io, vista la situazione… te lo dico… questa sera voglio assolutamente Kakà in campo”
Ancelotti: “Come?… Cosa ha detto Presidente?… Può ripetere”
Berlusconi: “Si!… Hai capito… voglio Kakà in campo!”
Ancelotti:  “Ehm… m… ma, non si può! E poi, Presidente?!? Non sta bene!”
Berlusconi: “Senti Ancelotti, ascoltami bene e non farmelo ripetere. Tu sai che quando io voglio una cosa non sto a perder tempo in chiacchiere, quindi anche se non sta bene… io, questa sera, sento questa esigenza, ho questo bisogno impellente… voglio Kakà in campo!”
Ancelotti: “Ma… Presidente?!? No!… Non mi sembra il caso…?!?”
Berlusconi: “Va be’ che non sono più il presidente del Milan, ma qui comando sempre io! E poi lo vuole tutta la squadra, tutto lo stadio! E poi Ancelotti… mi consenta!”
Ancelotti: “No! No! Presidente, io non le consento proprio niente!”
Berlusconi: “Come?! Voglio assolutamente Kakà adesso! Adesso scendo in campo!”
Ancelotti: “Presidente! Si contenga! Si contenga! Ma perché? Io non capisco tutta questa urgenza!”.
Berlusconi: “Ma cribbio! Lei non capisce proprio niente! Non capisce un tubo! Ancelotti… lei è licenziato!”
Ancelotti: “Come!?… Licenziato?”
Berlusconi: “Si! Si! Lei è licenziato! Si ritenga libero da questo momento!”
Ancelotti: “Ah, si? Licenziato? Ma allora vadi a cagare!”
ll giorno dopo la “Gazzetta dello sport” titolava: “Berlusconi spinge per Kakà”.